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Editoriale

Una svolta per l’agricoltura

Una tutela per i prodotti regionali

La scheda degli enti che operano nel settore

La risorsa allevamenti

La rinascita della vite sarda

La scheda delle Cantine private

Segnali positivi per l’industria alimentare

Per il turismo nuove linee di sviluppo

 

Per il turismo nuove linee di sviluppo

 

L'assessore regionale del Turismo, Roberto Frongia
L'assessore regionale del
Turismo, Roberto Frongia
«Finora non c’è stato un vero sviluppo turistico, si è puntato su altro; la grande industria inquinante in prevalenza, ma anche un certo tipo di agricoltura fatta male». Lo affermava qualche anno fa, all’inizio del suo secondo mandato in Giunta, Roberto Frongia, assessore regionale del Turismo, nel corso di un’intervista rilasciata a questa rivista, in cui si diceva convinto delle possibilità per l’isola di uno sviluppo economico compatibile con l’ambiente, basato sulla vocazione turistica della Sardegna, sulla valorizzazione delle risorse ambientali, ma anche delle risorse storiche e culturali. Uno sviluppo che dicesse basta alla grande industria di base ed alle scelte di modelli di crescita ormai anacronistici. Una strategia, secondo Frongia, definita e articolata. «L’obiettivo strategico – sosteneva Frongia, in quella occasione – è quello di creare occupazione, e raggiungere in dieci anni la soglia di venti milioni di presenze alberghiere annue, eliminando, anzi sconfiggendo la stagionalità e puntando su un flusso turistico distribuito su non meno di 10 mesi, con una salvaguardia assoluta dell’ambiente. Tutto questo grazie a un Piano di sviluppo turistico coordinato fra livelli di programmazione regionale, statale e comunitaria». Le linee direttrici di quel piano furono poi fatte proprie dalla Giunta regionale con un’apposita deliberazione.

Quelle stesse linee direttrici sono state poi perseguite negli anni successivi dall’assessore Frongia, sempre più convinto «della potenziale vocazione della Sardegna a diventare un vero e proprio parco residenziale d’Europa; grazie ai tesori che l’isola ha in grande quantità: paesaggio, ambiente, cultura e clima».

«Sono queste – sostiene ancora oggi Frongia – le linee guida della politica di sviluppo turistico che la Sardegna deve perseguire, da fondarsi sull’azione sinergica di tutte le componenti economiche e sociali interessate. In questa prospettiva si inseriscono infatti le iniziative per l’ampliamento e la diversificazione dell’offerta, attraverso una destagionalizzazione del settore, una maggiore integrazione della politica turistica con quella ambientale e culturale, anche mediante iniziative efficaci di promozione e di accesso al patrimonio culturale».

Un'immagine della Sartiglia di Oristano
Un'immagine della Sartiglia di Oristano
«Al centro, come sempre – ricorda a questo riguardo Frongia – , la valorizzazione a fini turistici degli edifici di interesse storico e culturale, e lo sviluppo di un modello organizzativo capace di valorizzare il patrimonio culturale e le risorse endogene locali, impegnando risorse umane, attraverso un’azione formativa che intende specializzare nell’organizzazione e gestione degli itinerari culturali e ambientali del turismo sostenibile di qualità».

Queste linee direttrici dell’assessorato regionale del Turismo, fatte proprie, come abbiamo detto, dalla Giunta regionale, le ritroviamo in buona parte accolte, sia pure con qualche limitazione, negli interventi comunitari del Programma operativo regionale per la Sardegna (il Por Sardegna) 2000-2006, ed in particolare nella Misura 4.5 del Complemento di programmazione sul “Potenziamento e qualificazione dell’industria turistica della Sardegna”, con interventi che sono a carico del Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale, per il 50 per cento della spesa, per il 35% a carico dello Stato e per il restante 15% a carico della Regione.

La Misura, che «sostiene la riqualificazione ed il potenziamento dell’apparato strutturale ed infrastrutturale turistico nonché la promozione e commercializzazione del prodotto turistico finalizzato ad accrescerne la fruizione e la riconoscibilità sui mercati interni ed esteri», si articola in cinque linee di intervento:

Ragazze con il caratteristico costume di Ulassai
Ragazze con il caratteristico costume di Ulassai
Linea A: Adeguamento e ammodernamento delle strutture ricettive esistenti e la realizzazione delle relative strutture complementari.
Si tratta di interventi che mirano «alla creazione di nuova ricettività, da realizzare prioritariamente attraverso l’utilizzo a fini turistici dell’edilizia esistente, riguarda aree non costiere dotate di forti potenzialità, in cui le emergenze culturali e ambientali siano oggetto di interventi di valorizzazione allocati su altre misure o su altri programmi di derivazione regionale, nazionale e comunitari, nelle quali sia configurabile una offerta turistica integrata».

Soggetti destinatari degli interventi della linea A sono le imprese turistiche private, società miste pubblico-private, consorzi di operatori privati.

Linea B: programma di attività culturali di richiamo turistico, di spettacolo e per il tempo libero consistente in azioni di sostegno agli enti locali e agli altri enti pubblici per l’organizzazione di festival, mostre e manifestazioni di carattere culturale, artistico e di spettacolo a richiamo turistico; azioni di sostegno per la realizzazione di un pacchetto di manifestazioni tradizionali di forte richiamo turistico (feste e sagre locali, con priorità per: Sant’Efisio di Cagliari, Sartiglia di Oristano, sagra del Redentore di Nuoro, Discesa dei Candelieri e Cavalcata di Sassari, Ardia di Sedilo, Corsa degli scalzi di Cabras), ed in subordine per la realizzazione di attività sportive, ricreative e per il tempo libero che possiedano specifica valenza nell’attrazione di flussi turistici o prevedano l’organizzazione e la promozione di prodotti turistici sul mercato italiano ed estero per la valorizzazione dei beni locali.

«Il Programma degli eventi – si legge nel documento – deve riguardare la bassa stagione, tenendo presente che per la maggior parte dei centri urbani la stessa comprende anche i mesi di luglio e agosto, in concomitanza con l’afflusso prevalente verso le zone balneari».

Soggetti destinatari dell’intervento della linea B sono: enti pubblici, consorzi di enti pubblici, organismi privati no-profit.

Il Tempio di Antas nel comune di Fluminimaggiore
Il Tempio di Antas nel comune di Fluminimaggiore
Linea C: itinerari turistici integrati.
In coerenza con quanto indicato nel Por, gli stanziamenti previsti per questa linea (comprendenti: impianti di illuminazione; allestimento di spazi di servizio, punti di accoglienza e di informazione anche con l’utilizzo di nuove tecnologie; sistemazione della viabilità; realizzazione di parcheggi, piazzole di sosta per auto, camper, caravan; realizzazione di percorsi pedonali idonei anche per disabili, piste ciclabili; allestimento, anche temporaneo, di spazi per attività culturali e di spettacolo; installazione di idonea segnaletica e cartellonistica; realizzazione di punti ristoro) saranno in particolare utilizzati nelle seguenti aree:

– i siti dell’archeologia nuragica e prenuragica dislocati lungo gli altopiani della Sardegna centro- occidentale: Serri, Sadali, Paulilatino, Abbasanta, Macomer, Birori, Torralba, Ossi ed Alghero;

– i siti dell’archeologia mineraria del Sulcis Iglesiente individuati nei territori comunali di Iglesias, Narcao e Sassari (Argentiera), ad integrazione degli interventi previsti nell’itinerario “Parco letterario Dessì” ;

– le Città regie: Cagliari, Sassari, Castelsardo, Alghero, Bosa, Oristano ed Iglesias;

– le aree urbane delle quattro Città di mare nelle quali sono presenti sia lo scalo aeroportuale che quello portuale: Cagliari, Alghero, Olbia e Tortolì;

– i luoghi antichi di spettacolo di Cagliari, Nora e Tharros;

– i sistemi a vocazione ambientale delle aree interne del Limbara, del Coghinas, della Barbagia/Gennargentu e del Mulargia;

– gli itinerari turistico-religiosi.

Soggetti destinatari dell’intervento della linea C: enti pubblici, consorzi di enti pubblici, privati, anche attraverso project financing.

Linea D: promozione e commercializzazione del prodotto turistico Sardegna. Nell’ambito di questa linea sarà attuato il progettoIn Sardegna”. Il progetto si articola nelle seguenti azioni:

– rilevazione della domanda turistica nazionale e internazionale finalizzata alla creazione di un database che indichi le principali aree di provenienza dei turisti attuali con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione della qualità dei servizi offerti al turista, la sua customer satisfaction e la rispondenza del prodotto turistico alle sue aspettative di vacanza, così da creare i presupposti per un’attività di comunicazione mirata e diretta;

– attività finalizzata alla costituzione e implementazione del database dell’offerta, con l’obiettivo di analizzare continuamente i dati sulla valutazione dell’ evoluzione del prodotto turistico da parte del mercato interno ed internazionale e quindi definire strategicamente quali prodotti debbano essere realizzati nel territorio per rispondere alle sempre nuove aspettative del mercato;

– azioni di advertising finalizzate alla promozione del modello prototipale di comunicazione interattiva, con l’obiettivo di raggiungere singoli segmenti di mercato interno ed internazionale attraverso comunicazione individuale, puntuale e continua;

– progettazione, realizzazione e gestione di un portale web per il turismo della Sardegna;

– progettazione, realizzazione e gestione di un calI center e di un sistema di comunicazione diretta per la erogazione di informazioni aggiornate su ogni componente dell’offerta turistica e per la fidelizzazione della domanda turistica attuale;

– realizzazione di un canale televisivo che diffonda a livello europeo e internazionale elementi conoscitivi del patrimonio culturale, naturale e turistico della Sardegna mirando a promuovere presso il destinatario finale la migliore informazione sulla Regione e sulle sue attrattive turistiche;

–azioni specifiche finalizzate alla migliore gestione del sistema, alla formazione interna e degli operatori.

Soggetti destinatari della Linea D sono gli operatori economici.

Per la realizzazione degli interventi previsti dalle quattro Linee della Misura 4.5, la Comunità europea ha previsto il ricorso al bando pubblico per l’affidamento delle opere. È doveroso sottolineare, a questo proposito, che l’assessorato regionale del Turismo si è mosso con tempestività.

Per la Linea A, riguardante le strutture ricettive esistenti nelle zone non costiere, si è già concluso il bando con la definizione di una graduatoria che ha stabilito determinate priorità. In sostanza, si può dire che sono state soddisfatte tutte le richieste pervenute all’Assessorato.

Linea B: sono stati già definiti due bandi, quelli del 2001 e del 2002. Sono in fase di conclusione i lavori della Commissione per stabilire le priorità e quindi attribuire i contributi per le manifestazioni pubbliche del 2003.

La galleria di Porto Flavia, nei pressi della miniera di Masua
La galleria di Porto Flavia, nei pressi della miniera di Masua
Per la Linea C, che può considerarsi la linea classica per il rilancio delle aree interne dell’isola, bisogna precisare che gli interventi strutturali sono di competenza dell’assessorato regionale dei Beni Culturali mentre l’assessorato del Turismo si occupa esclusivamente di quegli interventi che possono definirsi complementari (realizzzazione di illuminazione, spazi di servizio, viabilità, parcheggi, piazzole, ecc.). Sinora sono stati emessi dall’assessorato del Turismo quattro bandi: uno per le Cattedrali di Sardegna, che si concluderà a breve; uno per le aree interne e due per i siti di archeologia mineraria, ormai conclusi e definiti.

Per concludere il programma degli interventi della Linea C, sono previsti ancora altri due bandi: uno per le aree interne, utilizzando fondi residui di precedenti interventi, e un altro per le Città regie.

Concluso, infine, il bando anche per quanto riguarda la Linea D, un vero e proprio sistema di promo-prenotazione per il “prodotto turistico Sardegna”.

  «Come si vede – sottolinea l’assessore Frongia – stiamo utilizzando integralmente tutte le limitate risorse che ci sono state assegnate dalla Misura 5. Posso quindi affermare, con piena soddisfazione, che riusciremo, probabilmente entro il 2005, a vedere realizzati tutti gli interventi di nostra competenza».

(1.continua)