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6/10/2005 – Soru: fondamentale la conoscenza per il rilancio del Mezzogiorno

 

I problemi del Mezzogiorno sono stati oggi al centro di un incontro a Roma fra la Conferenza dei presidenti delle regioni meridionali ed il presidente della Confindustria Montezemolo; presenti anche il vicepresidente Airoldi e i presidenti di Confindustria delle regioni meridionali.
La proposta del presidente della Regione, Renato Soru,  di considerare come una delle grandi infrastrutture strategiche quella immateriale della conoscenza, farà parte dei cinque temi sui quali, anche secondo Montezemolo, dovranno concentrarsi nei prossimi mesi le politiche verso le regioni meridionali.
Prendendo spunto dai dati dell’Istat che, proprio in queste ore, rilevano l’aumento al 4% del tasso di povertà del Mezzogiorno, la Conferenza delle regioni ha rivendicato insieme con la Confindustria già da subito una serie di misure per evitare che il Mezzogiorno sia collocato ancora di più ai margini dei processi di sviluppo dell’Europa.
Fra queste rivendicazioni, è centrale, anche secondo Confindustria, quella di una fiscalità più bassa nei confronti delle imprese che si insediano nelle regioni meridionali sull’esempio di quello che è accaduto in Irlanda, e che accade ora a Cipro, e nelle regioni dell’est europeo.
La proposta di Soru di mettere quella che è stata chiamata la “education” tra le cinque infrastrutture decisive per il Meridione, è stata argomentata dal Presidente della Regione con il riferimento ai dati sugli alti tassi di dispersione scolastica al Sud e le basse percentuali di laureati tra la popolazione attiva, resi ancora più pesanti in Sardegna dalla bassa percentuale di diplomati.
«È su questo terreno – ha sottolineato Soru – che stiamo perdendo la capacità di competere con regioni e aree del mondo una volta marginali come la Cina, o in Europa, la Romania e la Bulgaria. Non è un problema di basso costo del lavoro ma di livelli di conoscenza e di capacità e competenze tecniche e scientifiche».