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10/10/2005 – Regione: nessun rallentamento al rilancio della chimica e alla soluzione dei problemi energetici

 

La Regione intende porre fine ad alcune divergenze con il sindacato su temi di particolare attualità come quelli della chimica e dell’energia. Lo fa con una nota della Presidenza della Giunta diffusa oggi dall’Ufficio stampa, della quale riportiamo il testo integrale.
«A proposito delle recenti dichiarazioni del sindacalista Asuni e di quanti ignorano o fanno finta di ignorare (talvolta magari per un qualche interesse) quali siano le procedure sui contratti di programma connessi all’accordo di programma sulla chimica del 14 luglio 2003, la Regione precisa quanto segue:
Il governo nazionale non ha mai previsto un fondo esclusivo per il rilancio della chimica sarda. I progetti di rilancio delle imprese chimiche in Sardegna beneficiano di finanziamenti attinti dai fondi nazionali ordinari per le imprese, godendo solo di una priorità nelle graduatorie quando tali progetti sono ritenuti dal ministero compatibili con i criteri fissati dall’Accordo del luglio 2003. Al momento nessuna pratica è trattenuta o rallentata dagli uffici della Regione.
I progetti già approvati o in corso di approvazione nella prossima delibera Cipe hanno avuto tempestivamente il parere positivo di compatibilità con la programmazione regionale (unico passaggio obbligato della Regione) e sono stati oggetto di una serrata trattativa con il ministero affinché le istruttorie avessero buon esito.
La Regione ha garantito e garantisce la propria assistenza alle imprese nella definizione dei progetti industriali compatibili con le linee guida dell’Accordo di programma.
L’amministrazione regionale continuerà ad esprimere il proprio parere di compatibilità con la programmazione regionale e ad impegnarsi nei confronti del governo per la chiusura delle istruttorie. È responsabilità delle imprese stesse accelerare la predisposizione di progetti validi e qualificati da presentare al Ministero.
Sull’energia il sindacalista dimentica che non sono utopie del Presidente lo studio e la presentazione degli emendamenti approvati nella legge sulla competitività. Si tratta di realtà e lavoro della giunta e dei suoi uffici che hanno consentito di portare la questione delle tariffe elettriche e del carbone in una legge nazionale. La fissazione delle tariffe compete all’Autorità per l’energia e per il gas (Autorità per definizione autonoma e indipendente). La Regione nei limiti di corretti rapporti istituzionali si sta adoperando perché si arrivi ad una decisione compatibile con le esigenze delle industrie energivore sarde. Sul carbone come risorsa la Regione ha già raccolto le manifestazioni di interesse dei players dell’energia che parteciperanno al bando per la concessione integrata miniera-carbone del Sulcis. Un progetto abbandonato da dieci anni.
A proposito dell’eolico, per il quale non si hanno, per legge, tariffe agevolate a vantaggio dei consumatori,  la posizione della Regione contraria all’eolico selvaggio, favorevole a fare la sua parte con i parchi già costruiti e in costruzione, è ormai condivisa all’interno dello stesso sindacato di Asuni, il quale sembra godere su certa stampa di uno spazio inversamente proporzionale al suo peso.
Questa amministrazione regionale nutre la speranza che “ragionevoli utopie” siano preferibili a interessati pragmatismi. È prioritario l’interesse della comunità regionale oppure il tornaconto di alcune imprese produttrici e venditrici a caro prezzo dell’energia del vento?».