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12/12/2005 – Carcere Bad’e Carros: Caligaris (Sdi-Rnp), situazione intollerabile

 

«Ancora una volta i detenuti di Bad’e Carros sono costretti a una clamorosa azione di protesta per denunciare l’intollerabile situazione di vivibilità nella Casa circondariale. Non partecipare alla Messa di Natale, così come proposto da un gruppo, è infatti una palese estrema richiesta di aiuto per scontare le pene in condizioni umane». Lo sostiene il consigliere regionale dello Sdi-RnP Maria Grazia Caligaris, segretaria della commissione Diritti civili avendo appreso che diversi detenuti hanno inviato una lettera al Magistrato di sorveglianza di Nuoro, al Vescovo e al Santo Padre.
«Non è accettabile che problemi quali il freddo, la mancanza di acqua calda per potersi lavare, la concomitanza tra l’orario per le docce e quello per l’aria, l’assenza di spazi idonei per attività fisiche, ricreative e culturali, le difficoltà anche per gli agenti di Polizia penitenziaria a far fronte alle emergenze – ha aggiunto Caligaris – debbano richiedere un intervento straordinario e far mobilitare addirittura il Vescovo e il Papa».
«La situazione del carcere di Nuoro e quella degli altri Istituti di pena dell’isola, dove agenti e detenuti si trovano in una condizione di estremo disagio, rendono improcrastinabile – ha sottolineato Caligaris – la concessione dell’amnistia. Il provvedimento, atteso inutilmente da anni, consentirebbe di ridurre notevolmente la presenza nelle Case circondariali soprattutto di persone con gravi problemi di salute e renderebbe la vita in carcere meno drammatica. Una riduzione del sovraffollamento, principale causa della inefficacia dei trattamenti di rieducazione, restituirebbe dignità a detenuti, agenti e operatori penitenziari».
«Ricordo – ha concluso il consigliere socialista – che si parla di amnistia dall’anno del Giubileo e che Papa Giovanni Paolo II la sollecitò in occasione della visita al Parlamento. Oggi, per la sua concessione sono mobilitati i dirigenti dello Sdi e dei Radicali. Non mi sorprende invece il silenzio del Governo Berlusconi più preoccupato per la propria riconferma che di risolvere qualunque problema riguardi i cittadini».