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19/4/2006 – Artigianato artistico: preoccupazione della Cna regionale per la mancanza di una politica di rilancio del settore

 

«L’assenza, da parte della Regione, di una chiara politica di rilancio del settore dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale isolano desta preoccupazione». Lo afferma la Cna sarda in una nota stampa rilasciata  in data odierna.
«La totale mancanza di una linea regionale di indirizzo – si legge nel comunicato – è testimoniata dagli ultimi eventi promozionali internazionali (come il Macef di Milano o il Salone del Mobile di Tortona), ai quali la Sardegna ha preso parte e dove l’intervento degli artigiani è stato completamente sostituito da quello di alcuni designer». 
È uno scenario che, secondo la Cna sarda, potrebbe ripetersi alla prossima Fiera campionaria di Cagliari.
«La partecipazione dell’Isola, a qualche giorno dall’inaugurazione della rassegna – sostiene l’organizzazione artigianale –, non sembra essere ancora definita chiaramente. Da decenni gli artigiani potevano garantire la propria presenza e la vendita dei manufatti, attraverso l’ente. Ma al momento questa possibilità sembra sfumare».
«Il nostro timore – dichiara Luigi Pitzalis, presidente regionale della Cna Artistico e Tradizionale – non è dovuto alla soppressione dell’Isola in sé, quanto alla mancanza di un’alternativa valida».
«Ultimamente la Regione – sostiene ancora Pitzalis – sembra navigare a vista, dando vita ad iniziative che non prevedono il minimo coinvolgimento degli operatori in nessuna fase. Gli artigiani – aggiunge il Presidente regionale – sono stati esclusi dalle principali manifestazioni fieristiche internazionali alle quali la Regione Sardegna ha preso parte e sono stati sostituiti da designer che hanno coinvolto, per giunta, anche soggetti che non ci risultano titolari di impresa».
«Con l’operato dell’Isola negli ultimi anni – conclude Pitzalis – pensavamo di aver visto il peggio e speravamo che la decisione della Giunta regionale di sopprimere l’ente e di istituire l’agenzia Sardegna Promozione fosse il primo passo verso un programma di rilancio concreto del settore. Ma al momento abbiamo visto solo segnali di peggioramento, di totale disinteresse della Regione nei nostri confronti e di assoluta mancanza di considerazione per le aspirazioni e le preoccupazioni degli artigiani».