|
«Esprimo forte preoccupazione per la situazione della Legler di Siniscola, Macomer e Ottana che da qualche settimana ha ripreso la produzione, ma quello che non è stato ancora risolto è il problema strutturale: gli impianti rimessi in funzione stanno ancora producendo lo stesso materiale rifiutato dal mercato; gli amministratori sono gli stessi che, se non fosse stato per l'intervento della Sfirs, avrebbero condotto il gruppo al fallimento; non vi è ancora traccia di alcun piano industriale e di rilancio dell'azienda né tanto meno di ammodernamento tecnologico».
Lo ha detto il segretario regionale del Partito di Rifondazione comunista-Sinistra europea, Michele Piras, in una dichiarazione in cui dimostra grande preoccupazione sulle prospettive di risanamento e rilancio delle unità operative della Legler nell’isola.
«In aggiunta a questo preoccupante stato di cose, nella confusione più generale e nell'assenza di controllo, gli amministratori – aggiunge Piras – stanno contravvenendo agli accordi aziendali siglati, intaccando persino le garanzie dei lavoratori conquistate in anni di lotte».
«Rifondazione Comunista – conclude il Segretario regionale di RC – sostiene pienamente le richieste dei lavoratori e dei sindacati e chiede che vi sia un intervento immediato della Regione, della Sfirs e del Governo nazionale per l'individuazione di un nuovo amministratore per un serio piano industriale di rilancio della produzione e perché vengano rispettati gli accordi aziendali e garantiti i livelli occupazionali di un'impresa fondamentale per le sorti del territorio».
|
