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L'assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa | Riduzioni di spesa di circa 380 milioni, eliminazione di una parte dei residui passivi, cancellazione di quattro agenzie (Agenzia delle Entrate, Conservatoria delle Coste, Sardegna Promozione e Osservatorio Economico). Tutto ciò mantenendo le scelte strategiche poste alla base dell’azione di governo per lo sviluppo, le infrastruttrure, il contrasto alla povertà, le politiche per il lavoro. Queste – informa un comunicato – la principali caratteristiche della Manovra correttiva approvata dalla Giunta regionale, che ha dato mandato all'assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, di presentare in Commissione appositi emendamenti. «La manovra – ha spiegato il presidente Cappellacci – introduce azioni strutturali finalizzate a una maggiore razionalizzazione della spesa, privilegiando lo sviluppo e il mantenimento delle azioni di governo volte a contrastare l’emergenza economico-sociale. Quella che si apre è una stagione di grande responsabilità: con la proposta che presentiamo al Consiglio vogliamo testimoniare dell'attenzione non solo per le fasce più deboli ma anche per tutte le azioni richieste da una visione strategica dello sviluppo; la responsabilità è quella rche deve assumere l'intera classe dirigente sarda per affrontare questa stagione difficile con comportamenti coerenti e il massimo di condivisione generale». «Il bilancio di previsione per il 2010 – ha spiegato l’assessore La Spisa – è stato elaborato nel 2009 sulla base di previsioni di entrate derivanti dalle quote di compartecipazione al gettito fiscale che oggi devono tener conto della crisi economica: il calo del Pil produce la diminuzione delle riscossioni di imposte e conseguentemente delle spettanze della Regione. La manovra approvata oggi dalla Giunta si rende necessaria nel 2010 proprio perché la nostra è una regione a statuto speciale che ha entrate originarie e non derivate, come le altre Regioni. A fronte delle riduzioni di entrate occorre puntare al contenimento della spesa dell’anno in corso e quella per il 2011 verrà raggiunta attraverso cancellazioni di alcune spese di minore importanza o col differimento delle stesse a esercizi successivi».
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