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1/7/2010 – Regione: manovra correttiva, 380 milioni di riduzione di spesa

 

L'assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa
L'assessore regionale della
Programmazione, Giorgio
La Spisa
Riduzioni di spesa di circa 380 milioni, eliminazione di una parte dei residui passivi, cancellazione di quattro agenzie  (Agenzia delle Entrate, Conservatoria delle Coste, Sardegna Promozione e Osservatorio Economico). Tutto ciò mantenendo le scelte strategiche poste alla base dell’azione di governo per lo sviluppo, le infrastruttrure, il contrasto alla povertà, le politiche per il lavoro. Queste – informa un comunicato – la principali caratteristiche della Manovra correttiva approvata dalla Giunta regionale, che ha dato mandato all'assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, di presentare in Commissione appositi emendamenti.   
«La manovra – ha spiegato il presidente Cappellacci – introduce azioni strutturali finalizzate a una maggiore razionalizzazione della spesa, privilegiando lo sviluppo e il mantenimento delle azioni di governo volte a contrastare l’emergenza economico-sociale. Quella che si apre è una stagione di grande responsabilità: con la proposta che presentiamo al Consiglio vogliamo testimoniare dell'attenzione non solo per le fasce più deboli ma anche per tutte le azioni richieste da una visione strategica dello sviluppo; la responsabilità è quella rche deve assumere l'intera classe dirigente sarda per affrontare questa stagione difficile con comportamenti coerenti e il massimo di condivisione generale».
«Il bilancio di previsione per il 2010 – ha spiegato l’assessore La Spisa – è stato elaborato nel 2009 sulla base di previsioni di entrate derivanti dalle quote di compartecipazione al gettito fiscale che oggi devono tener conto della crisi economica: il calo del Pil produce la diminuzione delle riscossioni di imposte e conseguentemente delle spettanze della Regione. La manovra approvata oggi dalla Giunta si rende necessaria nel 2010 proprio perché la nostra è una regione a statuto speciale che ha entrate originarie e non derivate, come le altre Regioni.  A fronte delle riduzioni di entrate occorre puntare al contenimento della spesa dell’anno in corso e quella per il 2011 verrà raggiunta attraverso cancellazioni di alcune spese di minore importanza o col differimento delle stesse a esercizi successivi».