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8/7/2010 – Manovra finanziaria regionale: Cgil,Cisl e Uil, no a tagli indiscriminati

 

«No ai tagli indiscriminati soprattutto nei settori della sanità, del lavoro, della scuola e dell’industria. È necessario contenere la spesa pubblica evitando gli sprechi». È questa – informa un comunicato del Consiglio regionale –  l’indicazione unitaria che arriva da Cgil Cisl e Uil sulla manovra correttiva.
I tre sindacati sono stati sentiti in audizione stamattina dalla commissione Bilancio presieduta da Paolo Maninchedda.
Per Enzo Costa della Cgil, un provvedimento di soli tagli non può essere una risposta positiva ma aumenta le negatività. Per il segretario della Cgil regionale, è necessario accelerare la spesa privata e aprire subito un tavolo con il governo nazionale sul trasferimento delle risorse.
Francesca Ticca (Uil) ha espresso preoccupazione per i tagli proposti e ha auspicato che venga salvaguardata la qualità dei servizi alla persona. «Tagliate piuttosto – ha detto – sui costi delle consulenze esterne, sugli acquisti e su tutti gli sprechi».
Dal canto suo, Mario Medde (Cisl)  ha parlato di bilancio della regione “drogato” dai residui passivi e di necessità di una rimodulazione del bilancio. Per Medde, davanti alla drammatica situazione della Sardegna la manovra correttiva, che è di tipo tecnico, non è una risposta adeguata. Si deve intervenire con manovre e strategie per rilanciare lo sviluppo della Sardegna. Per il segretario regionale della Cisl, la manovra correttiva deve essere integrata con l’accordo firmato dai sindacati con la Regione  il 4 giugno scorso.