|
Il presidente della Regione Ugo Cappellacci | Diventa da oggi operativo il tavolo per l’attuazione del protocollo per la chimica verde. Il nuovo strumento è stato costituito nel corso di un incontro a Villa Devoto al quale hanno partecipato parti sociali ed enti locali interessati. Durante il confronto – si legge in un comunicato della Presidenza della Giunta – sono state date ampie rassicurazioni in merito alla questione delle bonifiche: il ministero dell’Ambiente, è stato sottolineato, convocherà quanto prima la conferenza di servizi, finalizzata a mettere a punto tutte le procedure necessario all’avvio. È stato inoltre sgombrato ogni dubbio – informa la nota – su un aspetto importante: la centrale non brucerà rifiuti e utilizzerà esclusivamente biomasse. La vecchia centrale verrà spenta gradualmente e manterrà una funzione di back up fino all’avvio della nuova. I vari punti che sono oggetto del confronto presso il tavolo per la chimica verde saranno approfonditi in diversi gruppi di lavoro, che avranno sede a Sassari e saranno divisi per materia: il primo si occuperà delle concessioni, delle autorizzazioni e delle bonifiche; il secondo della gestione dell’area di crisi, dell’indotto, della formazione professionale e delle politiche del lavoro; il terzo curerà gli aspetti relativi alle connessioni con l’agricoltura, la ricerca e della centrale a biomasse. Eni e Novamont – sottolinea il comunicato – hanno confermato ufficialmente che trasferiranno quanto prima a Porto Torres la sede legale di Matrica: la joint-venture che realizzerà il più grande polo d’ Europa per la chimica verde. «Una scelta giusta e opportuna – ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che due settimane fa aveva espressamente richiesto che la nuova realtà avesse anche la sede legale nell’Isola – in quanto il progetto nasce e si sviluppa in Sardegna ed è fondamentale che i relativi effetti positivi portino importanti ricadute economiche sul territorio». Con riferimento all’indotto e alla reindustrializzazione del sito, il Presidente – conclude la nota – conferma l’impegno alla attivazione di un progetto integrato per il territorio di Porto Torres con l’istituzione di un’area di crisi sul modello già in corso di sperimentazione nell’area di Tossilo.
|