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17/2/2012 – Bilancio Ue 2013: anche Bruxelles affronti i sacrifici

 

La crisi economica è pervasiva e tutte le istituzioni devono fare la propria parte. Anche l’Europa, spesso accusata di sprechi nelle sue istituzioni, ha deciso di dare il buon esempio con il suo bilancio 2013, per il quale il Parlamento europeo ha chiesto il congelamento. «È importante dimostrare che stiamo facendo la nostra parte, cercando di risparmiare», ha commentato il socialdemocratico britannico Derek Vaughan, autore della relazione. Gli europarlamentari si sono accordati affinché l'incremento del bilancio del prossimo anno non superi il tasso d'inflazione, nonostante l'inevitabile aumento delle spese dovuto all'ingresso della Croazia nell'Ue, previsto per il primo luglio 2013. La risoluzione chiede inoltre di congelare le spese di viaggio e di sospendere l'indicizzazione delle indennità fino al termine della legislatura nel 2014. La risoluzione chiede inoltre di congelare le spese di viaggio e di sospendere l'indicizzazione delle indennità fino al termine della legislatura nel 2014. Molto importante è l’approvazione di un emendamento (a firma dell’eurodeputato italiano Claudio Morganti), con cui si chiede di mettere fine alla staffetta mensile Bruxelles-Strasburgo dell'Europarlamento, che grava per circa 250 milioni di euro all'anno sulle spalle dell’Europa. Se si darà corso a questa mini rivoluzione, sede unica sarà Bruxelles.