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2/4/2013 – Credito: Unimpresa, banche tagliano 167 milioni al giorno

 

Ogni giorno le banche hanno tagliato i prestiti alle imprese e alle famiglie italiane per un ammontare pari a 167 milioni di euro. Mentre la media mensile della riduzione degli impieghi è pari a 3,5 miliardi di euro. In totale, tra gennaio 2012 e gennaio 2013, la contrazione del credito alla cosiddetta economia reale è stata pari a 42,2 miliardi. Queste le conclusioni più rilevanti del rapporto del Centro studi Unimpresa sul credito delle banche a famiglie e imprese. La media giornaliera è stata calcolata prendendo in considerazione i soli giorni lavorativi (253 nel 2012). Complessivamente lo stock di finanziamenti erogati dagli istituti di credito si è ridotto del 2,79%, calando dai 1.516,4 miliardi del gennaio 2012 ai 1.474,1 del gennaio 2013. Dati che evidenziano un sensibile credit crunch. «Ogni volta che analizziamo i dati sul credito – osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – ci convinciamo che uno dei motivi della recessione nasce proprio dal motore dei prestiti fermo».
«La possibilità di far ripartire l'economia, quindi, si fonda proprio dalla capacità di rimettere in moto i finanziamenti alle imprese e alle famiglie», aggiunge Longobardi, convinto che «va rimessa in circolazione liquidità, per consentire alle famiglie di spendere, quindi ai consumi di ripartire, e alle stesse famiglie di fare investimenti e guardare al futuro con fiducia. Se ne occupi il prossimo Governo: il problema del credito, insieme con quello del fisco, deve essere la priorità».