«Il taglio agli stanziamenti per i programmi di ricerca scientifica rischia di vanificare seriamente la possibilità di dare continuità alle iniziative in corso». Lo ha detto – informa un comunicato – il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, sentito in audizione con il collega Rettore di Sassari, Attilio Mastino, dalla Commissione Bilancio del Consiglio regionale. «Le cifre inserite in Finanziaria – ha aggiunto Melis – non rispettano la legge regionale 7 sulla Ricerca che vincola a destinare alla ricerca di base l'1% della compartecipazione Ire, cioè l’importo minimo di 18,6 milioni a cui occorre sommare il vincolo per il finanziamento della spesa biomedica e sanitaria, pari al 2 per mille (6,5 milioni) dello stanziamento previsto per il sistema sanitario regionale». «Una Regione che voglia puntare sull'innovazione diffusa per rinforzare il proprio ruolo nel contesto internazionale e mediterraneo, che voglia attrarre talenti e imprese ha sempre più la necessità di ospitare università di qualità», – ha sottolineato il Rettore dell’Ateneo cagliaritano, che ha espresso preoccupazione anche per la cancellazione dello stanziamento per l’investimento in ricerca scientifica e innovazione per 4 milioni di euro. Il prof. Melis – informa ancora la nota – ha fatto poi presente che i fondi per l’edilizia universitaria non possono essere in alcun modo decurtati, in quanto inseriti nel programma edilizio in corso e destinati al cofinanziamento del Piano Cipe per il Sud, e si è augurato, infine, che la manovra finanziaria venga ridefinita per consentire agli Atenei sardi di fronteggiare le difficoltà connesse con i tagli ministeriali a sostegno del futuro degli studenti e dei ricercatori.
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