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3/6/2013 – BPER e Banco di Sardegna presentano a Modena gli interventi nei territori colpiti dal sisma

 

«Oggi vogliamo rinsaldare i sentimenti di solidarietà concreta che hanno guidato il nostro agire nell’ultimo anno. La tragedia del terremoto ha provocato grande dolore, ma  ha anche messo in moto energie inaspettate. BPER ha dimostrato nei fatti di essere banca del territorio: la continuità operativa non si è mai interrotta e lo stanziamento di un importante plafond a tasso agevolato ha permesso di fronteggiare le prime esigenze di famiglie e imprese, mentre le erogazioni benefiche hanno contribuito alla rinascita del tessuto sociale». Lo ha detto questa mattina, a Modena, presso il Centro Servizi BPER, il presidente di Banca popolare dell’Emilia Romagna, Ettore Caselli, in occasione della presentazione degli interventi strutturali e di carattere sociale avviati in diversi Comuni colpiti dal sisma dello scorso anno, grazie all’erogazione benefica del Banco di Sardegna.
Erano presenti all’incontro i sindaci di Finale Emilia, Mirandola, Carpi, Concordia, Cavezzo e Crevalcore, iI vice sindaco di Medolla, la presidente dell’associazione La Ca’ di Medolla, il presidente del comitato per la ricostruzione dell’area parrocchiale di Rolo e il cerimoniere vescovile della diocesi di Carpi.
«Ringrazio con affetto – ha voluto sottolineare Caselli – l’avvocato Antonello Arru, presidente del Banco di Sardegna e membro del Consiglio di amministrazione di BPER: la sua presenza al mio fianco testimonia quanto questo patrimonio di idee e valori sia condiviso all’interno del  nostro Gruppo bancario».
«Fin dai giorni successivi al sisma – ha aggiunto, dal canto suo, l’avv. Arru – la Fondazione Banco di Sardegna, che allora presiedevo, e il Consiglio di amministrazione della Banca hanno deciso di manifestare con un impegno concreto la loro vicinanza ai territori colpiti. In varie occasioni, non legate a terremoti ma ad altri eventi drammatici e a calamità naturali, la Sardegna ha ricevuto numerose testimonianze di solidarietà. Ci sembrava giusto contribuire ad alleviare a nostra volta i disagi della popolazione emiliana. Abbiamo ritenuto opportuno lasciare a chi opera in loco la scelta sulla destinazione degli interventi e mi fa molto piacere constatare – ha concluso il presidente del Banco di Sardegna – che le erogazioni benefiche hanno sostenuto, in modo particolare, il recupero di strutture scolastiche, sociali e di aggregazione».