Bimestrale di informazione economica

 
Home page
Presentazione

Arretrati e abbonamenti

E-mail

Archivio

Riviste
Argomenti
Ricerca semplice
Ricerca avanzata
News

 

21/6/2013 – Cappellacci confermato presidente Commissione isole Crpm

 

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci
Il presidente della Regione,
Ugo Cappellacci
Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, è stato confermato presidente della Conferenza delle Regioni periferiche marittime (Crpm). La riconferma della presidenza dell’organismo al governatore Cappellacci – a quasi un anno dalla sua elezione a Bialystok, in Polonia – segna anche la conclusione dei lavori della  33° Assemblea generale della Commissione, riunita da ieri a Cagliari per trattare il tema “Questioni di Governance e Coesione nelle Isole dell’Ue”. Attualmente fanno parte della Crpm 150 Regioni, appartenenti sia ai 28 Stati membri dell’Unione europea che a Paesi terzi, per un totale di circa 200 milioni di abitanti.
«È per me un grande onore presiedere per un ulteriore mandato la Commissione delle Isole della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime», ha detto, subito dopo la riconferma,  il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, rimarcando l’importante ruolo dell’organismo che, attualmente, rappresenta le istanze di più di 15 milioni di persone che in Europa risiedono in territori insulari (circa il 3% del totale della popolazione europea).
Nata nel 1973, la Conferenza delle Regioni periferiche marittime d’Europa (Crpm), si propone di  favorire uno sviluppo più equilibrato del territorio europeo sulla base di tre ordini di considerazioni: la necessità di un maggiore coinvolgimento delle Regioni nel processo di integrazione europea; la disparità nei livelli di competitività tra la Regione centrale d’Europa e le sue periferie; l’insufficiente supporto della dimensione marittima europea. La Conferenza opera affinché le esigenze e gli interessi delle Regioni associate siano opportunamente presi in considerazione nella definizione di tutte le politiche a forte impatto territoriale: politica regionale, politica marittima, sviluppo sostenibile, trasporti, pianificazione territoriale, pesca, ambiente, agricoltura e sviluppo rurale, ricerca e innovazione, energia, cambiamenti climatici, immigrazione e turismo.