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15/5/2014 – Pil: senatore Uras (Sel), cambiare direzione, primo passo redistribuzione ricchezza

 

«Meno spesa pubblica per investimenti e razionale gestione dei servizi a cittadini e imprese, meno lavoro, meno stato sociale e diritti, meno consumi: una sottrazione continua che non può che portare a un saldo negativo, anche nel Pil. Il Paese si sta avvitando su se stesso, eppure si continua a procedere nella direzione sbagliata delle politiche di austerità recessiva».
Lo ha detto il senatore Luciano Uras, capogruppo di Sel, in commissione Bilancio.
«Il Paese – ha proseguito l’esponente di Sel – ha bisogno di scelte più coraggiose. Pensiamo, ad esempio, che la platea a cui è destinato il bonus degli 80 euro sia troppo ridotta, a discapito soprattutto delle fasce più deboli, come i disoccupati e i cosiddetti incapienti, lavoratori, anche autonomi e precari. Oltre ai pensionati con lo stesso reddito dei lavoratori dipendenti a cui è riconosciuto il beneficio, al momento restano fuori perfino i lavoratori autonomi precari, le cosidette braccia a progetto. Le risorse per questa operazione, che Sel ha proposto con un emendamento al dl Irpef, si possono trovare attraverso una redistribuzione più equa della ricchezza, dato che la distanza che separa il disoccupato e l'incapiente da quanti possiedono patrimoni superiori ai 3 milioni, è davvero intollerabile».
«La crescita e dunque l'incremento del Pil - ha concluso Uras - è decisamente influenzata dall'aumento della capacità di spesa dei cittadini per i consumi, per questo è ora di cambiare marcia con misure di giustizia sociale»