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Marchio CE per il marmo di sette aziende di Orosei

 

26/09/2003 – «Le due parole d’ordine per il settore sono l’unità dei produttori e la scommessa sulla qualità. Occorre potenziare la produzione, ottimizzare la distribuzione, curare l’immagine e investire in promozioni mirate». Lo ha detto a Nuoro il presidente della Sfirs, Alberto Meconcelli, durante la conferenza stampa organizzata dall’Associazione degli Industriali per sottolineare l’importante risultato raggiunto da sette aziende del Distretto industriale del marmo di Orosei, che hanno conseguito il marchio CE.

La normativa comunitaria prevede infatti che, a partire dal mese di ottobre 2003, le aziende del settore lapideo che intendano proseguire i rapporti commerciali all’interno della Comunità europea, debbano apporre sui propri prodotti l’apposito marchio. La Sfirs ha affiancato le aziende, nell’iniziativa di valorizzazione del marmo di Orosei avviata  dall’Associazione degli industriali della provincia di Nuoro, nel lungo iter di riconoscimento a livello europeo. «Dobbiamo fare i conti con un mercato mondiale che cambia rapidamente – ha poi detto il Presidente della Finanziaria regionale – e con la agguerrita concorrenza dei produttori cinesi, che possono contare su un più basso costo della manodopera. Ma pochi analisti si soffermano adeguatamente sul fatto che la valuta cinese ha ancorato la propria parità con il dollaro, aumentando lo svantaggio per le nostre produzioni, dato che la quotazione della valuta statunitense sta scendendo nei confronti dell’euro».

Quello prodotto nel Distretto di Orosei rappresenta attualmente l’1,5% del mercato mondiale del marmo, rispetto al 34% dell’Unione europea, ed al 17,8% della Cina. «La marchiatura CE offrirà un notevole vantaggio a coloro che ne dispongono – ha sottolineato ancora Alberto Meconcelli – tagliando fuori dal mercato europeo altri produttori meno accorti».

La Sfirs, nel 2002, ha finalizzato un consistente aumento di capitale, circa 7.500.000 euro, ad un intervento a favore delle imprese del settore lapideo, in via di attuazione con gli strumenti propri della Società. In stretta collaborazione con l’Associazione degli industriali, la Sfirs ha promosso la pubblicazione di una guida tecnica al lapideo ornamentale della Sardegna in lingua inglese e una serie di road show e di manifestazioni mirate nelle principali città dell’Estremo Oriente (Osaka, Tokyo, Singapore, Kuala Lumpur), negli Stati Uniti (Memphis, Detroit, Washington, Boston), ed in Europa (da ultimo, Norimberga). Ha inoltre avviato numerose altre iniziative a sostegno del settore, sulla base di un preciso programma di interventi.

Notevole importanza ha, infine, il recente affidamento alla Sfirs da parte della Regione della gestione delle domande di aiuto che possono essere presentate da consorzi o società consortili di piccole e medie imprese per migliorare le proprie reti di servizi all’interno dei distretti industriali e nell’ambito dei Sistemi Produttivi Locali, per una cifra complessiva di quasi 7 milioni di euro. «Risorse – ha concluso Meconcelli – che significano molto per chi vuole rafforzare il Distretto industriale come formula organizzativa migliore per le reti di imprese, per migliorare la produttività, aumentare il tasso di innovazione tecnologica e di servizi, elevare le conoscenze nella forza-lavoro e aumentare la competitività complessiva delle imprese».