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Investire in risorse umane: formula vincente di Vitrociset

 

Investire in risorse umane: formula vincente di Vitrociset
Lucio Piga

 

lancio di un missile Aspide dal poligono di Salto di QuirraLa sagoma lucente sfreccia sulla macchia mediterranea innalzandosi al di sopra dei massicci di rocce rosse affacciati sul mare. Decine di uomini davanti a complicate apparecchiature seguono con attenzione le scie luminescenti lasciate sui videoterminali. Il razzo si dirige verso il mare aperto, poi scompare alla vista.

Non siamo a Cape Canaveral, ma nel Salto di Quirra, proprio davanti Capo San Lorenzo, in una splendida giornata di sole. I super specialisti che stanno seguendo con i loro sofisticati strumenti l’esperimento sono tutti italiani. Fra loro si parla prevalentemente sardo.

A settanta chilometri di distanza in linea d’aria, alla periferia di Cagliari, altre decine di camici bianchi hanno ingaggiato un’importante scommessa davanti ad una platea mondiale: gestire il centro tecnico e di documentazione del sistema missilistico Hawk, un gioiello per la Nato.

Non bisogna meravigliarsi se la Sardegna è anche questo, e non da oggi: non solo chimica, non solo pastorizia e neanche solo turismo. In un panorama in cui, soltanto da pochi anni, al massimo dai primi anni 90, sembra essersi diffuso il verbo della “nuova economia” e di uno sviluppo economico trainato dalla ricerca avanzata, c’è chi da ben quarant’anni crede nelle potenzialità dell’isola ed in un suo possibile futuro ad alta tecnologia ed ha investito nei settori più avanzati. Questo, quando tutto rendeva difficile se non impensabile immaginare un percorso diverso dalle gallerie minerarie o dalle ciminiere della Sir.

La Vitrociset lo ha fatto con tanta pazienza, con difficoltà e in mezzo a tanta diffidenza e sospetti ma anche con tanta caparbietà.

«È stato un lavoro duro – ricorda il dottor Stefano Juliano, vice direttore per le Risorse umane dell’azienda –; ho conosciuto Perdasdefogu negli anni ’60, quando tutto appariva desolazione. Oggi le cose sono molto cambiate. La presenza del poligono e delle nostre strutture ha cambiato in positivo il volto di quel territorio».

Proprio recentemente è stato fra l’altro presentata una nuova iniziativa, un programma integrato di formazione permanente per preparare i nuovi tecnici, tutti sardi,lancio di un vettore Ariane dal Centro spaziale di Kourou nella Guyana francese di domani. «È in atto un turn over generazionale – ricordano i vertici aziendali –: infatti sono ormai quarant’anni che Vitrociset opera a Perdasdefogu, e una ventina a Macchiareddu. Molti tecnici stanno per lasciare per raggiunti limiti d’età».

«Certamente Vitrociset – sottolinea Juliano – ha garantito posti di lavoro in un territorio come quello del Sarrabus, una volta quasi desertico. Posti di lavoro che nascono, per una volta, dal settore della Difesa. E con il lavoro sono nate strade, servizi, è stata portata l’acqua dove non c’era».

Ma i programmi non si fermano a questo. I vertici aziendali guardano sempre avanti. Come è stato anche recentemente sottolineato, «Vitrociset intende investire ancora in Sardegna per ampliare le attività in corso da quattro decenni»; nello scorso mese di gennaio ha avuto luogo la presentazione delle nuove attività di formazione previste nell’area del Sarrabus. «Intendiamo creare – è stato annunciato – nuove prospettive di sviluppo. Infatti la complessità dello scenario in cui si fondono problematiche logistiche, tecniche e di personale, richiede la presenza di un’azienda con elevata qualificazione professionale». Ed è stato annunciato un maggior coinvolgimento dell’azienda nelle attività del poligono attraverso il potenziamento e l’incremento delle attività di conduzione e di supporto logistico e attraverso l’incremento delle capacità nel settore informatico. Oltre a ciò sarà possibile un ampliamento delle strutture esistenti per offrire un supporto alle ditte clienti del Poligono per la sperimentazione di radio bersagli, elicotteri e mezzi leggeri, ma anche per fungere da base per mezzi antincendio leggeri e di soccorso per la protezione civile.

Il 2001 ha rappresentato per la Vitrociset una data importante: il quarantesimo anniversario della sua venuta in Sardegna (era l’ormai lontano 1961) ed i 20 anni dello stabilimento di Macchiareddu. Una storia importante perché si sviluppa in un settore ove l’aggiornamento tecnologico, lo sviluppo costante del know how, la rapidità delle innovazioni e della ricerca rendono la concorrenza particolarmente agguerrita. Basta ricordare che la nascita dello stabilimento di Macchiareddu avvenne in seguito ad una gara internazionale in cui fu battuta, insieme ad altre importanti aziende europee, la Sabca, storica società belga committente della Namsa per la revisione del sistema missilistico Nike della Nato.

L'ingresso dello stabilimento Vitrociset a Capo San LorenzoEd i programmi futuri fanno intravvedere come la Società ha mantenuto intatte le sue caratteristiche di competitività ed aggressività sul mercato. Infatti sono in fase di definizione nuovi programmi che lasciano prevedere una più massiccia presenza sul territorio. Per quanto riguarda Perdasdefogu, ciò sembrerebbe preludere, ad esempio, ad un ampliamento del ruolo del Poligono anche per applicazioni a carattere civile, come ad esempio quelle attività inerenti il lancio di satelliti e palloni meteo. E questo sarebbe anche il presupposto per ulteriori collaborazioni industriali: viene al riguardo citato il tracking satellitare. Le prospettive di sviluppo si allargano inoltre alla possibile creazione di un centro permanente di formazione del personale specialistico per i poligoni e gli impianti di telemetria.

Ma non tutto è rivolto al mercato, in quanto, come assicurano in azienda, sono previste future compartecipazioni di enti ed istituzioni locali nelle attività tecniche. In questo contesto scaturirebbero come effetti immmediati, significativi incrementi occupazionali, massicci investimenti con ritorni economici sugli operatori locali, il rilancio di aree geografiche e possibili sinergie in campo scolastico e formativo.

Ma chi è Vitrociset? Con diverse centinaia di dipendenti diretti altamente qualificati che operano a livello internazionale, Vitrociset è una società di servizi avanzati che opera nel settore del controllo del traffico aereo, della difesa e nel settore spaziale. Forte di due stabilimenti in Sardegna che occupano 250 dipendenti, fornisce sistemi elettronici ad alto contenuto tecnologico e si occupa di manutenzione programmata periodica dei sistemi, assistenza operativa, supporto di engineering, esecuzione di programmi di miglioramento e aggiornamento. Ed inoltre, con particolare riferimento alle attività svolte a Macchiareddu, revisioni industriali, conversioni, riparazioni di terzo livello e costruzione di parti di ricambio. Occorre sempre tenere presente che si parla di componenti sofisticati per sistemi elettronici e software.

Oltre che nello stabilimento appositamente realizzato presso il Poligono interforze del Salto di Quirra, ove operano un’ottantina di ingegneri e tecnici ad alta specializzazione, ed al personale dello stabilimento di Macchiareddu, anche qui prevalentemente specialisti di altissimo livello, la Vitrociset impiega personale tecnico presso gli aeroporti di Elmas, Olbia, Alghero e Decimomannu, che si occupano dell’assistenza tecnica ai sistemi per la sicurezza ed il controllo del traffico aereo.

La sede principale della società è a Roma, mentre quella di Assemini è la sede secondaria. Ma l’azienda ha sedi periferiche in molti paesi europei ove svolge assistenza specialistica nei settori di competenza. In ambito internazionale, Vitrociset opera per conto di grandi organismi nazionali e internazionali. Fra i suoi partners vi è l’Agenzia spaziale italiana (Asi), ed ancora l’Agenzia spaziale europea (Esa), per conto delle quali si occupa della gestione dei centri spaziali di Trapani, Milo e Kourou, nella Guyana francese, da cui partono i vettori Ariane. Inoltre è presente in Belgio nel quadro del Programma di inseguimento dei satelliti nel centro tecnico di Redu.

Complessivamente Vitrociset vanta una forza lavoro di 1.500 dipendenti distribuiti in 80 insediamenti su tutto il territorio nazionale, dei quali oltre alla sede centrale romana, quelli sardi sono i maggiori e più rappresentativi.

A Macchiareddu, sede secondaria della società, Vitrociset dispone di una superficie di 50 mila metri quadri dei quali 6 mila coperti. Nello stabilimento presso Cagliari ha cominciato la propria attività per far fronte all’acquisizione dell’importante commessa per la revisione del sistema missilistico Nike. Come spiega una nota tecnica della società, «il contratto con la committente Namsa (Nato Maintenance Supply Agency) è stato la logica conseguenza di una precedente commessa Namsa per la revisione dei carri T.1, cominciata nel Salto di Quirra. Lo stabilimento di Macchiareddu dispone (unico nell’isola) di un Centro di taratura certificato Sit.

Da quest’anno, lo stabilimento di Assemini ha avviato una nuova attività consistente nell’allestimento e gestione del Centro tecnico e di documentazione del sistema missilistico Hawk della Nato. I lavori avranno una durata triennale e prevedono la costituzione, come spiega la Vitrociset, di un «pool ingegneristico che dovrà curare la gestione della documentazione costruttiva tecnica e militare del sistema Hawk, nonché lo studio di eventuali modifiche al sistema che si dovessero rendere necessarie per la soluzione dei problemi tecnici o per il miglioramenti delle prestazioni funzionali. Il tutto attraverso modernissimi mezzi tecnologici».

Ma vediamo la carta d’identità di una società che non ha mai nascosto le proprie ambizioni di consolidare la propria posizione di tutto rispetto nello scenario internazionale. «La Vitrociset può essere considerata oggi la maggiore realtà nazionale ed una delle più significative a livello europeo nel settore dei servizi ad alta tecnologia», si legge nella brochure di presentazione della società. In questo modo anche la Sardegna entra in un circuito di grande prestigio. Vitrociset è la capofila di altre società controllate o partecipate per lo svolgimento e lo sviluppo di attività complementari e integrative al core business. Esse sono la Larep srl, la Leat srl, la Telemont srl, la Cimat Sistemi spa, la Ciset International sa e la Vitrociset France sarl.Palazzina Direzione dello stabilimento Vitrociset a Macchiareddu, nell'area industriale di Cagliari

Larep si occupa di progettazione, realizzazione, produzione e fornitura di apparati di sistemi avanzati per la meteorologia aeroportuale e sinottica, e per la meteorologia di previsione. Ma opera anche nell’impiantistica e nello sviluppo, integrazione ed installaziione di sistemi di telecomunicazione.

La Leat è un’azienda di ingegneria, installazione e manutenzione di sistemi per l’avionica e le telecomunicazioni aeronautiche.

La Telemont opera nel campo della progettazione e installazione di sistemi di telecomunicazioni terrestri e navali. Inoltre è attrezzata per la progettazione ed il montaggio di circuiti stampati.

La Cimat Sistemi opera nel settore delle telecomunicazioni e dei sistemi elettronici professionali, con particolare specializzazione per il settore dei sistemi radiotelefonici navali. Produce sistemi integrati con componenti hardware e software.

Ciset international è presente in Belgio dove opera nel campo dei servizi tecnici e di manutenzione per apparati elettronici nel settore del controllo del traffico aereo. Si occupa anche di gestione e controllo di impianti satellitari e di calibrazione e riparazione di apparecchiature di taratura e controllo.

C’è infine Vitrociset France, che ha sede a Kourou, e, nel centro spaziale del Cnes, offre assistenza tecnica e di manutenzione, essendo corresponsabile della conduzione tecnico operativa del centro tecnico.

Opera in Sardegna ed intende restare in Sardegna Vitrociset, come si deve desumere dai programmi presentati nello scorso gennaio a Capo San Lorenzo e pochi mesi prima a Macchiareddu. Ma soprattutto sembra di capire che l’orientamento verso la formazione tecnica e professionale non è una semplice promessa ma un dato di fatto. È quanto ha sottolineato il nuovo management della società, nel corso della presentazione della nuova iniziativa a Capo San Lorenzo: «Il futuro del poligono pone tutti di fronte ad una duplice esigenza, quella di far fronte al naturale ricambio di personale senza perdita di know how e di adeguare la professionalità alle esigenze tecniche del 2000 tenendo conto del contesto internazionale in cui opera l’azienda».

La soluzione, si è detto, è quella di creare nuove figure professionali mettendole in condizione di operare con adeguata preparazione nel campo dell’elettronica. Per fare questo il programma della Vitrociset passa attraverso tre fasi fondamentali: la selezione dagli istituti tecnici di Villaputzu e Perdasdefogu di giovani diplomati con una votazione non inferiore a 50/60 e la realizzazione di uno stage che dovrebbe assicurare il consolidamento tecnico dei giovani, la conoscenza tecnico-operativa del poligono, l’acquisizione delle tecniche dei sottosistemi e degli apparati. Al termine dello stage i giovani avranno ottenuto una adeguata preparazione nei settori dell’elettronica analogica e digitale, nel campo dei microprocessori, nelle telecomunicazioni e nell’informatica di base nonché dei sistemi operativi, nel campo delle fibre ottiche dei servomeccanismi e della tecnica di base dei radar. Dopo di che lo stage di preparazione potrà essere trasformato in contratto di formazione lavoro per la durata di due anni, quindi è previsto l’inserimento nella struttura.

«Tutto questo – precisa in conclusione Stefano Juliano – senza nulla aver chiesto alla Regione». Un autentico fiore all’occhiello per Vitrociset.