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Le reti di distribuzione del gas in Sardegna

PORTUALITA' E MEDITERRANEO – Atti del convegno organizzato dall'Assessorato ai Trasporti della Provincia di Cagliari (Palazzo Viceregio, 29 giugno 2007)

 

Le reti di distribuzione del gas in Sardegna

 

Per quanto riguarda il sistema gas della Sardegna, la situazione della struttura di distribuzione e di approvvigionamento si va così delineando:
– situazione di breve-medio periodo: sistema (antecedente alla metanizzazione) di utenze isolate con rete di distribuzione e di approvvigionamento locali alimentate a Gpl-aria propanata;
– situazione di medio-lungo periodo: sistema misto costituito prevalentemente da utenze alimentate dal gas naturale (dopo l’arrivo del metano) e da un numero limitato ad alcune utenze isolate con rete di distribuzione e di approvvigionamento locale alimentata a Gpl.
In entrambi gli scenari è possibile, secondo il Piano energetico regionale, attrezzare un’area industriale costiera della Sardegna per l’installazione di terminali di metano liquido (Gnl) con impianti di rigassificazione. Ipotesi importante anche per la sicurezza dell’approvvigionamento in caso di crisi internazionali. 

Le reti di distribuzione

La realizzazione delle reti del gas è in corso secondo una programmazione definita dalla Giunta regionale con una delibera del novembre 2005 (la n. 54/28) che prevede la strutturazione del territorio isolano in 38 bacini di utenza. Secondo i programmi dell’esecutivo, la rete di distribuzione dovrà essere completata al più presto, in modo da consentire gli interventi di miglioramento del benessere abitativo e di riduzione dell’inquinamento dell’aria urbana previsti nel Piano energetico ambientale regionale.
Non appena sarà definito il progetto della tubazione dorsale che attraverserà la Sardegna, si potrà passare alla fase di realizzazione delle linee di derivazione ad alta pressione (AP), in modo che le connessioni delle reti dei diversi bacini e dei singoli centri urbani alla dorsale siano pronte quando arriverà il gas naturale algerino.
La Regione ha definito la graduatoria del bando regionale per lo sviluppo delle reti di distribuzione (finanziato con 116 milioni dell’Accordo di programma quadro dell’intesa Stato-Regione del 1999) aperto ai 38 bacini che raggruppano quasi tutti i comuni dell’isola.
In molti casi, le reti locali saranno realizzate con il sistema del project financing, coinvolgendo le imprese private che presenteranno i progetti anche per la gestione. All’assessorato regionale dell’Industria prevedono che, nel giro di tre anni, il sistema delle reti locali verrà completato.
Dall’esame dei dati del Piano energetico regionale, aggiornati dai comuni e dalle imprese alle quali sono stati affidati i lavori o le progettazioni, si può ricavare lo stato della rete di distribuzione del gas in Sardegna al 30 giugno 2007. Diamo qui di seguito un quadro delle realtà più significative.

Cagliari - La società che gestisce il servizio di distribuzione del gas (Isgas) sta procedendo con il completamento della rete urbana che, a fine lavori, avrà un’estensione di 16.805 metri, per quello che riguarda le condotte in alta pressione (4 bar), di 14.815 metri per la rete di distribuzione a media pressione (0,2÷0,5 bar) e di 81.702,25 metri per le condotte a bassa pressione (20÷30 mbar) che distribuiscono il gas capillarmente.
Contemporaneamente, Isgas sta sostituendo le tubature della vecchia rete, poiché non in regola con le nuove norme di sicurezza. Attualmente sono in esercizio due reti: una alimentata a gas di città, in fase di progressivo smantellamento, con una estensione di circa 110 km, a cui sono allacciati 8.555 utenze; l’altra, alimentata ad aria propanata, che ha un’estensione di circa 36 km, a cui sono allacciate 1.846 utenze.
Isgas sta progressivamente attivando le reti messe in opera e, contemporaneamente, cambiando il tipo di gas distribuito nella vecchia rete. Alla conclusione dei lavori, Cagliari potrà contare su una rete progettata per il gas metano, che distribuirà aria propanata, dimensionata per un massimo di quarantamila utenze, con una estensione della rete stessa di circa 275 km.
«Nessun problema si verificherà al momento del cambio di combustibile – assicura Giuseppe De Roma, amministratore delegato della Isgas – perché la rete è totalmente riconvertibile. Per gli impianti domestici non ci sarà neppure bisogno di cambiare gli ugelli dei bruciatori». 

Sassari -Stanno terminando i lavori di ampliamento della rete. Attualmente sono attivi circa 80 km, facenti parte del primo lotto; con il secondo, la rete si estenderà fino a circa 170 km. Il gas distribuito è, anche in questo caso, l’aria propanata.
Le utenze allacciate al primo lotto sono circa 1.800; poco più di 1.500 quelle allacciate al secondo lotto. La rete, progettata per consentire la distribuzione del gas metano, è stata dimensionata, per quello che riguarda il primo lotto, per un massimo di diecimila utenze, mentre per il secondo sono previste ventimila utenze a saturazione.
«Il risparmio derivante dall’uso del metano – sottolinea Roberto Raggi, direttore di Medea, la società incaricata dei lavori – non riguarderà solo i privati. Abbiamo infatti già realizzato una condotta ad anello intorno alla zona industriale, così tutte le aziende potranno essere servite senza problemi».

Nuoro -I lavori di posa delle tubature sono ancora in corso. La società che a suo tempo si è aggiudicata la concessione è la Nugoro Gas, controllata dalla Conscoop di Forlì. La rete di distribuzione è stata realizzata al 90 per cento, nonostante la fine dei lavori fosse stata inizialmente annunciata per l’inizio del 2005.
Dimensionata per circa 8.500 utenze e progettata per distribuire anche il gas metano, inizialmente la rete distribuirà aria propanata.

Oristano -La rete di distribuzione del gas è stata completata ed è entrata in funzione. Estesa per circa 68 km, idonea per distribuire anche gas metano, è stata progettata per circa 8.500 utenze allacciate. Attualmente, sono poco meno di 1.700 gli utenti che hanno perfezionato il contratto con la Sardynia Gas, la società che cura la distribuzione.

Olbia -Dopo una lunga vertenza giudiziaria, sono partiti i lavori per la rete del gas, predisposta per il passaggio dal gpl al metano. I responsabili di “Fiamma 2000”, la società che si è aggiudicata l’appalto, indicano in due anni il tempo fissato per completare l’opera, in trent’anni il periodo di affidamento della gestione delle condotte.

Ogliastra -In Ogliastra è stata completata una complessa rete di distribuzione del gas, a cui hanno aderito ventitre paesi: Arzana, Barisardo, Baunei, Cardedu, Elini, Escalaplano, Gairo, Girasole, Ilbono, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili. Come si nota, l’unico comune dell’Ogliastra che non ha aderito all’iniziativa è quello di Jerzu.
Il gas distribuito è il Gpl. Il totale della estensione delle reti cittadine di distribuzione del gas è pari a 279, 63 km. Le reti, idonee anche a distribuire il gas metano, sono state dimensionate per un totale di circa 23.100 utenti servibili, mentre attualmente ne sono allacciati 3.424.
Risulta che vi siano alcuni paesi con rete cittadina di distribuzione del gas che, al momento, sono senza alcuna utenza allacciata (come Baunei, Ulassai, Villagrande Strisaili).

Quartu, Quartucciu, Selargius, Monserrato, Settimo San Pietro, Sinnai, Maracalagonis -I sette comuni hanno presentato alla Regione un progetto comune (oltre 50 milioni di euro) per realizzare la rete di distribuzione del gas e gestirne la distribuzione. La Regione ha stanziato poco più di venticinque milioni di euro; il restante 50% dei costi dovrebbe essere a carico dell’impresa che si aggiudicherà l’appalto. Per rifarsi della spesa, l’impresa aggiudicataria avrà la concessione del servizio per un determinato numero di anni, gestendo in proprio tutte le utenze.
La rete di distribuzione sarà lunga 260 chilometri e raggiungerà 41 mila utenze (circa 160 mila abitanti); le stime parlano di un consumo di circa 50 milioni di metri cubi di gas all’anno. Un gas (prima aria propanata e poi metano) che servirà ad alimentare i fornelli delle cucine e le caldaie degli impianti di riscaldamento, con un risparmio del 30 per cento per ogni famiglia.

Unione dei Comuni del Basso Campidano -All’Ente sovracomunale la Regione ha destinato quasi sette milioni per realizzare la rete del gas del bacino, che comprende i comuni di Monastir, San Sperate, Nuraminis, Ussana, Villasor e Sestu. La spesa complessiva per le condotte e gli allacci sarà di 13 milioni di euro, in compartecipazione fra pubblico e privato (project financing). La redazione del progetto è in corso: i lavori saranno appaltati nel 2008.

Bacino d’utenza della XIV Comunità montana del Montiferru - Consorzio industriale Valle del Tirso - Alcuni comuni della XIV Comunità montana del Montiferru, insieme ad alcuni del Consorzio industriale Valle del Tirso, hanno aderito a un progetto di infrastrutturazione riguardante anche la posa in opera delle reti cittadine di distribuzione del gas. I comuni facenti parte del progetto sono: per la Comunità montana, Cuglieri, Bonarcado, Paulilatino, Santulussurgiu, Seneghe, Scano Montiferro, Tresnuraghes (compresa la località di Porto Alabe), Sennariolo; per il Consorzio industriale, Bidonì, Busachi, Fordongianus, Nughedu Santa Vittoria, Samugheo, Soddì, Ula Tirso, Tadasuni.
Il progetto prevede la costruzione di una rete cittadina di distribuzione del gas per ogni comune sopra elencato, alimentata da una apposita centrale di stoccaggio, una per comune. Le reti saranno progettate per la distribuzione del gas metano, ma momentaneamente verranno alimentate con Gpl. L’ammontare delle utenze previste a saturazione è di circa 8.671.

Bacino d’utenza della XIII Comunità montana del Sarcidano -Dodici comuni della XIII Comunità montana del Sarcidano si sono riuniti in consorzio e hanno deciso di dotarsi ciascuno di una rete cittadina di distribuzione del gas. Si tratta di Esterzili, Escolca, Genoni, Gergei, Isili, Laconi, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo. Il progetto è stato presentato dalla società che gestisce il sistema di reti di distribuzione dal gas in Ogliastra.

Macomer -A Macomer la rete di distribuzione del gas, dimensionata per distribuire anche il metano, è in corso di costruzione. Progettata per circa 2.500 utenze a saturazione, ha un costo di oltre 7 milioni di euro.

Consorzio bacino imbrifero montano del Taloro -I comuni facenti parte del bacino imbrifero montano del Taloro rientrano in un Piano integrato d’area (Pia), che ha permesso e permetterà la costruzione di reti cittadine di distribuzione del gas in ognuno dei paesi aderenti. In alcune comunità le infrastrutture sono state già realizzate, in altre si sta procedendo alla costruzione, in altre ancora si è alla fase di espletamento della gara d’appalto o in fase progettuale. Tutte le reti sono state dimensionate per la distribuzione del gas metano ma, almeno inizialmente, distribuiranno gpl.
I comuni facenti parte del Consorzio sono: Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo Ovodda, Teti, Tiana, Tonara.

Iglesias -In qualità di comune capofila, con Gonnesa e Portoscuso costituisce il “Bacino 30”, classificatosi al primo posto nella graduatoria per l’assegnazione dei finanziamenti regionali. Ai tre comuni è stato concesso un contributo di sei milioni di euro, pari al 40% del costo delle reti urbane del bacino. Per la realizzazione della rete (costo 14 milioni di euro) e la distribuzione del gas si dovrà affidare con gara d’appalto la concessione del servizio ad un unico operatore, che dovrà farsi carico della parte del costo di rete non finanziato. La durata della concessione di affidamento del servizio non potrà essere superiore ai 12 anni.

Carbonia, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Calasetta, Carloforte -I cinque comuni, che compongono il Bacino 34, hanno avuto dalla Regione un finanziamento di circa 10 milioni di euro, pari al 46% della cifra necessaria per realizzare la rete del gas. La parte restante (11 milioni e mezzo di euro) arriverà dai promotori del project financing. Il progetto prevede uno sviluppo di 123 chilometri di rete, all’interno della quale è stato stimato di poter servire circa 16.300 utenze. Le concessioni