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Editoriale
Gherardo Gherardini
Trasporto aereo e continuità territoriale
Giancarlo Bussetti
Un'agenzia regionale per la portualità turistica
Marco Bertucelli
Argos: un software per i porti turistici

 

Editoriale

 

In un mercato in rapida evoluzione, globalizzato e caratterizzato da una deregulation sempre più spinta, l’economia tende inevitabilmente ad avere la meglio sulla politica. Ed è proprio nell’economia e nelle leggi del mercato che la continuità territoriale è destinata a trovare le sue radici e le sue motivazioni più autentiche.

Da tempo, e giustamente, la Sardegna rivendica nel settore aereo la creazione di condizioni di reale concorrenza fra vettori; concorrenza che si sostituisca alla politica di amichevole market sharing (suddivisione delle quote di mercato) attuata a tutt’oggi dalle compagnie che operano con voli regolari da e per la Sardegna. E solo nella concorrenza – anche fra le diverse modalità di trasporto – le tariffe potranno trovare quell’effetto calmierante che dovrebbe privilegiare la continuità territoriale.

Una riprova della validità di queste considerazioni (tratte da una nota del giornalista de «Il Sole-24 Ore» Bruno Dardani, pubblicata l’ottobre scorso su questa rivista) ci viene dal recente ingresso nelle rotte per la Sardegna, con collegamenti regolari Cagliari-Roma e Cagliari-Milano, di una piccola Compagnia privata, la Volare Airlines, che offre tariffe inferiori rispetto a quelle praticate da Alitalia e Meridiana rispettivamente del 20 e del 30 per cento.

Il mercato, la libera concorrenza hanno quindi in questa circostanza abbreviato i tempi della politica, con tante leggi e regolamenti sulla continuità territoriale ancora fermi presso uffici e commissioni varie.

Un ruolo certamente di rilievo per favorire una maggiore apertura delle rotte sarde ad altre Compagnie lo avranno – ed è il tema dell’inchiesta d’apertura di questo numero di «Sardegna industriale» – il livello delle strutture e il tipo di gestione degli scali aerei dell’isola.

Da questo punto di vista bisogna riconoscere che in Sardegna negli ultimi anni sono stati raggiunti risultati positivi. A Cagliari, è stata già realizzata una nuova sala arrivi, ma entro tre anni sarà operativa “Elmas 2000”, un’aerostazione di livello internazionale. Alghero subirà quanto prima un radicale intervento di modernizzazione, anche per quanto riguarda la strumentazione del controllo di volo e della sicurezza in generale. Ad Olbia saranno ultimati entro i primi mesi del 2002 l’ampliamento e la riqualificazione dell’aerostazione passeggeri.

Ma il bacino d’utenza della Sardegna potrebbe diventare più appetibile per le Compagnie aeree nazionali e straniere interessate alle rotte sarde, agevolando, e quindi aumentando, il flusso di passeggeri verso i tre aeroporti principali dell’isola, attraverso la piena operatività dei due scali minori, Tortolì e Oristano-Fenosu. In tal modo, si potrebbe, fra l’altro, realizzare in Sardegna un importante sistema di trasporto aereo di terzo livello, ovviando in parte alle storiche deficienze delle reti stradali e ferroviarie.