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Una scelta strategica per il sistema Sardegna

Energia: emergenza del terzo millennio

Un Piano per il rilancio produttivo

Un cappio al collo per le industrie del Sulcis

Un ruolo strategico per metano e carbone

Le reti di distribuzione del gas

Sintesi del Piano energetico regionale

Sardegna, isola digitale

Per il turismo un modello di qualità

 

Le reti di distribuzione del gas

 

Rete di distribuzione del gas a Cagliari: particolare di un impianto di riduzione della pressione
Rete di distribuzione del gas a Cagliari, realizzata 
dalla società Isgas: particolare di un impianto di
riduzione  pressione
Nell’isola, i lavori per la rete di distribuzione del gas vanno avanti celermente.  Il “sistema del gas” (così viene chiamata la rete di distribuzione nel Piano energetico regionale) sta diffondendosi grazie agli interventi che la Regione sta realizzando nell’ambito dell’Accordo di programma quadro per la metanizzazione.

Rispetto al 1998 (anno di riferimento degli ultimi dati pubblicati dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas), le reti di distribuzione del gas in Sardegna, soprattutto nei capoluoghi di provincia, si sono sviluppate ad un livello tale da consentire una notevole crescita nel 2004 degli utenti che potranno godere dei beneficio del gas di rete con elevato potere calorifico e prezzi allineati con quelli della penisola italiana.

Risulta dal Piano che le reti del gas realizzate e programmate sono tutte compatibili con la distribuzione del metano prevista per i prossimi anni. Tuttavia, se una strategia dei prezzi moderata dalla presenza di più distributori e differenti fonti di approvvigionamento, come la liberalizzazione oggi consente, aiuterà la diffusione dell’utenza nel settore civile, anche in assenza del metano la Sardegna beneficerà notevolmente dell’uso del gpl, conseguendo uno sviluppo ambien­te‑com­­patibile.

Dal’esame dei dati del Piano energetico regionale, aggiornati dai comuni e dalle imprese alle quali sono stati affidati i lavori di esecuzione delle opere, si può ricavare la stato dei lavori delle reti di distribuzione del gas in Sardegna.

 

Cagliari. Sono stati ormai portati a termine i lavori del primo lotto. I lavori del secondo stralcio sono iniziati nel giugno 2003 (175 km di rete); entro il 2005-2006 sarà completata tutta la rete cittadina.

In Municipio si seguono con attenzione i lavori della Isgas, dal 1995 concessionaria del servizio per conto del Comune. Il primo lotto dei lavori (costato poco meno di 13 milioni di euro) ha interessato le zone di San Benedetto, Monte Urpinu, Bonaria, Fiera e viale Ciusa. Sotto l’asfalto sono stati sistemati 62 chilometri di tubi, con 2.340 allacci per le utenze. Ma, soprattutto, è stata realizzata la nuova centrale di Macchiareddu (9 serbatoi di stoccaggio, ognuno da 200 metri cubi) che, attraverso una condotta che corre lungo il ponte della Scafa e la centrale di miscelazione di via Pessagno, ha consentito una graduale immissione dell’aria
a
Giorgio Angius, assessore  alla Pianificazione dei   servizi del comune di Cagliari
propanata a partire dalla primavera scorsa. In seguito è stata posta in esercizio una seconda stazione di miscelazione in via San Simone. Il propano liquido, acquistato dalla Saras di Sarroch, viene miscelato con l’aria (metà e metà) e, prima di raggiungere fornelli o scaldabagni, passa attraverso un gruppo di riduzione di pressione (sono già attivi quelli di via dei Salinieri, di via Grosseto e via Po, ma saranno 27 a lavori finiti).

«Il secondo stralcio – spiega Giorgio Angius, assessore della Pianificazione dei servizi del comune di Cagliari – consiste principalmente nel completamento della cabina di miscelazione di Pirri, con la contemporanea dismissione del vecchio gasometro. Verranno poi sistemati altri 175 chilometri di condotte e, ancora, dovranno essere realizzati 18 gruppi di riduzione».

I lavori, finanziati dal ministero dell’Industria, costeranno poco meno di 27 milioni di euro. Inizialmente, per mettere assieme poco più di 50 miliardi di lire, erano state individuate altre fonti di finanziamento, ma lo Stato, per ragioni politico-burocratiche, ha deciso nel 2002 che tutti gli interventi per le reti del gas passassero attraverso la legge per la metanizzazione del Mezzogiorno. I soldi sono arrivati, ma si è perso così tempo prezioso; il che ha determinato un lungo intervallo tra il primo ed il secondo lotto dei lavori.

Sassari. Sono stati già  portati a termine i lavori relativi al primo lotto, mentre è stato già avviato il secondo stralcio dei lavori.

Il primo lotto è stato anche inaugurato, con l’accensione di una fiaccola in Piazza Italia. Si trattava, in particolare, dei lavori relativi al centro storico e a una parte della città residenziale, per la cui realizzazione sono stati spesi circa 15 milioni di euro. Per lo stesso importo il Ministero ha già provveduto a finanziare il secondo lotto, per il completamento dell’intera rete urbana, che interesserà anche i quartieri periferici e la zona industriale. Allo stato attuale, possono già chiedere l’allaccio circa 2.500 utenti, dei cinquemila che hanno fatto domanda. In attesa dell’arrivo del metano, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Manfredi Cao, i 70 chilometri di condutture trasporteranno dalla stazione di stoccaggio aria propanata.

Nuoro.  A febbraio 2003 sono iniziati i lavori, che interesseranno tutta la città. Si prevedono 8 mila utenze. Nel 2005 sarà completata l’opera.

«Finalmente siamo partiti – ha commentato soddisfatto Giuseppe Tupponi, vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici – all’atto dell’annuncio ufficiale. Si tratta di un intervento di notevolissime dimensioni, che condizionerà la vita della città. Ci saranno purtroppo disagi per i cittadini e per gli operatori economici, ne siamo consapevoli». Sulla base del contratto, la Nugorogas, società concessionaria che ha investito in proprio metà delle risorse necessarie, accanto ai finanziamenti pubblici (13 milioni e mezzo di euro in tutto), ha tempo 24 mesi per la realizzazione della rete, idonea a distribuire sia l’aria propanata che il metano.

Oristano.   sono stati già portati a termine i lavori del primo lotto, che fa fronte alle richieste di tutto il territorio cittadino. Sono previste complessivamente 6.200 utenze.

 

Dal Piano energetico regionale si ricava agevolmente che i comuni sardi puntano sulla modalità del “project financing” per la realizzazione delle reti di distribuzione locali: tale forma di finanziamento prevede che gli oneri di costruzione siano a totale carico dell’impresa esecutrice, che in cambio ottiene la concessione pluriennale delle strutture.

Sono numerosi i comuni che si sono già dotati della rete di distribuzione del gas, o che si apprestano a farlo. Riportiamo di seguito alcuni esempi, relativi allo stato attuale di varie reti locali.

a
Realizzazione della rete di distribuzione del gas:
saldatura di una conduttura
Elmas
. Il progetto avviato dall’amministrazione comunale consiste nella realizzazione della rete di distribuzione di gas che si estenderà per 25 km di condutture e che servirà 3 mila utenze. Il termine previsto per la realizzazione della rete ad aria propanata è gennaio 2005. Il costo è di circa 4 milioni di euro.

Decimomannu. Sono previsti 2.100 utenti. La spesa complessiva per la realizzazione della rete di distribuzione ammonta a circa 4 milioni di euro.

Assemini. Sono previsti 4.900 utenti, con una spesa di circa 8,3 milioni di euro.

Serrenti. Il Consiglio comunale si è espresso favorevolmente per la realizzazione della rete canalizzata per la distribuzione del gas, che sia compatibile con il trasporto e la distribuzione del gas metano, ed ha demandato all’Amministrazione l’istruzione dell’iter procedurale necessario per l’individuazione del concessionario all’utilizzo del sottosuolo pubblico per la messa in opera delle condutture.

Quartucciu. Sono previsti 1.925 utenti; la spesa per la realizzazione della rete di distribuzione metano-compatibile ammonta a circa 2,9 milioni di euro.

Maracalagonis. È stata bandita la gara per l’affidamento del servizio di gestione della rete gas di città e la realizzazione delle opere connesse.

Monserrato: sono previsti 3.600 utenti; la spesa per la realizzazione della rete di distribuzione metano-compatibile ammonta a circa 5,6 milioni di euro.

Selargius. È stato stipulato il contratto di concessione tra il Comune e la società di progetto Isgas Selargius già in data 31 agosto 2001. L’importo dell’opera è pari a circa 7,87 milioni di euro, mentre il numero di utenze previsto è pari a 6.150.

Macomer. Stanno per iniziare i lavori di realizzazione della rete, che dovrà servire le 2.500 utenze previste. Il costo complessivo dell’opera è di  7 milioni di euro.

Ghilarza, Norbello e Abbasanta. È stato siglato l’accordo di programma per realizzare la rete ad aria propanata fra questi tre comuni, in grado di soddisfare circa 3.500 utenze. Al Comune di Ghilarza spetta la delega per avviare le fasi di affidamento in appalto della progettazione, costruzione e gestione. Il progetto della rete dovrà rispettare l’allaccio del gasdotto lungo la vicina strada statale n. 131.

Taloro. È terminata la progettazione esecutiva della rete di stoccaggio e distribuzione di gas propano per le utenze civili, artigianali, commerciali ed industriali in tutti i tredici comuni facenti parte del Consorzio imbrifero montano. I comuni interessati fanno parte di un Pia (Piano integrato d’area) e sono: Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara.

Sorgono. Sono previsti 490 utenti, e la spesa ammonta a circa 1,3 milioni di euro.

Pattada. È stata inaugurata la rete urbana di distribuzione del gas (gpl) metano-­compatibile, realizzata dalla Fontenergia spa di Lanusei, che ne curerà anche la gestione. I lavori per la posa delle nuove condotte si sono protratti per circa diciotto mesi e hanno richiesto un impegno finanziario di circa 1,3 milioni di euro. Le opere realizzate comprendono anche la centrale di stoccaggio del gpl, inclusi i serbatoi. Le condutture saranno prolungate per servire la frazione di Bantine, a 4 chilometri da Pattada. Sono 1.300 le famiglie che possono servirsi della nuova rete del gas.

Cabras. È già pronta la progettazione e sta partendo la gara d’appalto, il cui importo è pari a circa 5,6 milioni di euro, per la realizzazione di circa 67 km di condutture, che serviranno 3 mila nuclei familiari e una cinquantina di aziende artigianali. La rete di distribuzione a gpl è metano‑compatibile.

Marrubiu. Sono previsti 950 utenti, e la spesa ammonta a 3,6 milioni di euro.

Ogliastra. È già stata realizzata la rete di distribuzione del gas, costituita da un sistema di serbatoi di gpl per 12 comuni intorno a Lanusei, ove i lavori sono già terminati. A Tortolì, dove sono stati investiti 5 milioni di euro, sono terminati i lavori di posa in opera di circa 47 km di condutture e 1.300 allacci. La rete dei 23 comuni complessivi dell’Ogliastra è in fase di completamento; attualmente serve già 1.300 utenze, ma la sua potenzialità potrebbe raggiungere le 27 mila.

Iglesias. È già pronto il progetto della rete di distribuzione (condutture metano-­compatibili) del gas propano, che verrà realizzato entro due anni (termine lavori nel 2005) mediante il sistema del “project financing” gestito dall’azienda che vincerà la gara d’appalto (10 milioni di euro).

Gonnesa. Sono previsti 1.000 utenti, per una spesa di circa 2,6 milioni di euro.

Siliqua. Il consiglio comunale ha predisposto il bando di gara per la realizzazione della rete di distribuzione del gas (anche questa, come tutte le altre, metano-compatibile) e sta per assegnare i lavori.

Carbonia. La rete di distribuzione potrà fornire aria propanata a 6.900 utenti, per una spesa complessiva di 12,5 milioni di euro.

Guspini. Sono previste 2.580 richieste di allaccio alla nuova rete che costerà circa 7 milioni di euro.